Prosegue con crescente successo il progetto il progetto di valorizzazione dell'opera e della figura di Libero Andreotti (1875-1933) uno dei massimi interpreti della scultura italiana del primo Novecento. Sono infatti oltre dieci le opere dell'artista attualmente in prestito o in partenza per cinque prestigiose mostre nazionale: da Arezzo (Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea) a Parma (Fondazione Magnani Rocca) da Firenze (Galleria dell'Accademia) a Empoli (Antico Ospedale di San Giuseppe) fina a Casale Monferrato (Gipsoteca Leonardo Bistofli). L'artista pesciatino torna cosi al centro dell' attenzione critica e publica, inserito in contesti espositivi e di grande rilevanza che mettono il luce il linguagio unico sospeso tra classicismo e modernità.
«La Valorizzazione della figura del nostro Libero Andreotti è fondamentale per la promozione della nostra Gipsoteca, dei nostri musei e della nostra citta — dichiara Luca Tridente, vice Sindaco di Pescia — il crescente interesse nei confronti della sua opera è frutto di un lavoro articolato che coinvolge ricerca scientifica, collaborazione instutuzionale e promozione culturale. Siamo Orgogliosi del percorso intrapreso».
Il successo di questa iniziativa affonde le radici nell'importante lavoro di studio e catalogazione svolto a partire dall'Archivio Andreotti, che conserva oltre cinquemila documenti, tra lettere, disegni, fotografie e progetti: «Grazie a questo materiale, abbiamo potuto ricostruire percorsi inediti e riscoprire il legame tra Andreotti e il panorama artistica nazionale e internazionale — spiega Claudia Massi, direttrice dei Musei Civici di Pescia e responsabile scientifica del progetto — le attività svolte negli ultimi anni stanno portando frutti concreti, come dimostra l'interesse delle principali istituzione museali italiane».
Tra i risultati piú significativi figura la recente mostra "Libero Andreotti a Stoccolma nel 1920": «Questo che possiamo definire a tutti gli effetti un successo — conclude Tridente — è la testimonianza di una sempre più viva attenzione verso l'artista e la sua produzione scultorea, grafica e progettuale. Un risultato che premia la sinergia tra Commune, direzione scientifica, studiosi e istituzioni».
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PESCIA, Museo Libero Andreotti
Aggiornamento professionale per gli architetti pistoiesi con il super ospite Hans Kollhoff, figura fra le più rilevanti nel panorama dell'architettura contemporanea, da anni residente a Pescia. Il professionista cresciuto a Berlino ha fatto un confronto tra l'architettura americana e quella europea, intrecciando storia, sociologia, filosofia della forma e teoria della professione. Autore di opere molto apprezzate dalla critica internazionale, Kollhoff copre un ruolo rilevante nel dibattito culturale europeo in architettura, dove è portatore di una ricerca che affonda le radici negli esempi dei grandi architetti del razionalismo europeo e tedesco.
Nel suo intervento, ha tracciato un quadro complesso della situazione sulle due sponde dell'Atlantico. L'Europa, afferma, può trarre insegnamento dalla tradizione americana: negli USA forme di impegno civico e filantropico riescono a sostenere ambiti culturali e progettuali al di fuori dell'intervento statale diretto, aspetto oggi largamente trascurato nel nostro continente.
Kollhoff ha esortato architetti e operatori culturali a riappropriarsi della nostra eredità culturale, per costruire un europeismo che sappia dialogare con le influenze globali senza perdere identità. «In un momento storico segnato dalla crisi dei modelli e dall'uniformazione globale dei paesaggi–commenta il re sponsabile Scientifico dei Musei di Pescia, Claudia Massi–l'intervento di Kolthoff ha costituito un momenta di rara lucidità teorica e di forte impatto per la folta platea di professionisti che lo ha ascoltato: ad accrescere il valore delle parole ha contribuito lo spazio in cui si è tenuta la conferenza, il Museo Gipsoteca [Libero Andreotti], dove la forma scolpita racconta la continuità del tempo; incontri come questo».
EC
Il TIRRENO 2025-06-25, Conferenza dell'archistar Kolhoff al Museo Libero Andreotti [Gipsoteca]
L'architetto tedesco ospite di un incontro per l'aggiornamento professionale dei colleghi in provincia
Conferenza dell'archistar Kollhoff alla Gipsoteca
Pescia In una affollata sala conferenze della Gipsoteca Andreotti di Pescia, organizzato dall'Ordine provinciale degli architetti in collaborazione con il Centro di documentazione dell'architettura contemporanea in Toscana e i musei della città, si è tenuto un importante appuntamento di aggiornamento professionale rivolto agli architetti e ai paesaggisti con ospite l'architetto berlinese Hans Kollhoff, una delle figure più rilevanti nel panorama dell'architettura contemporanea, da anni stabilitosi a Pescia, che ha tenuto un incontro sul tema del confronto tra l'architettura Usa e quella europea, intrecciando storia, sociologia, filosofia della forma e teoria della professione.
Autore di opere che gli hanno meritato approvazioni diffuse da parte della critica internazionale e incarichi sempre più importanti, Kollhoff ha assunto un ruolo rilevante nel dibattito culturale europeo in architettura, dove è portatore di una ricerca che affonda le radici negli esempi rappresentati dai grandi architetti del razionalismo europeo e germanico. Secondo l'architetto, l'Europa può trarre insegnamento dalla tradizione americana, proprio perché negli Usa forme di impegno civico e filantropico sono capaci di sostenere ambiti culturali e progettuali al di fuori dell'intervento statale diretto, aspetto oggi largamente trascurato nel nostro continente; parallelamente, Kollhoff ha esortato architetti e operatori culturali a riappropriarsi dell'eredità culturale del nostro continente, così da costruire un europeismo che sappia dialogare con le influenze globali senza perdere l'identità.
«Ad accrescere il valore delle parole ha contribuito lo spazio nel quale si è tenuta la conferenza, ovvero la Gipsoteca, dove la forma scolpita racconta la continuità del tempo. Incontri come questo ci ricordano che l'architettura, prima di essere un prodotto, è un lin-guaggio, un sapere e una responsabilità condivisa», ha detto la responsabile scientifica dei musei cittadini, Claudia Massi. Per il sindaco Riccardo Franchi e l'assessora Alina Coraci «giornate come questa confermano sempre più il ruolo dei nostri musei, non solo come luoghi di conservazione e studio, ma anche come centri di cultura e di formazione».
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L'arte di Libero Andreotti accessibile in digitale
La Gipsoteca lancia il sito e nuovi spazi espositivi
Cresce il progetto di valorizzazione del patrimonio cittadino e per il rilancio del museo La direttrice scientifica:
«L'obiettivo è farne un centro di livello e diffondere la conoscenza»
"Pescia. Il Museo Gipsoteca Libero Andreotti ha un sito internet tutto per sé. Da oggi basterà digitare www.museoliberoandreotti.it per immergersi nella vita e nelle opere di uno tra gli scultori più importanti del XX secolo. Una collezione poderosa quella contenuta all'interno del medievale Palazzo del Podestà di Pescia, fatta di sculture, disegni, illustrazioni, archivi storici, ma che per tanto tempo non ha ricevuto un'adeguata valorizzazione.
Soprattutto in questa direzione ha inteso muoversi la responsabile scientifica dei musei pesciatini, Claudia Massi, che dal 2022 ricopre tale incarico. «Libero Andreotti è nato a Pescia e alla sua città è rimasto sempre legato, soggiornandoci nei periodi estivi e offrendo beneficenze ai locali istituti scolastici e assistenziali, ha lavorato tantissimo in Toscana, ma la sua figura paradossalmente è più nota in realtà internazionali come Parigi o Stoccolma - ha evidenziato Massi -. Il lavoro di questi anni è stato orientato soprattutto a far riscoprire la sua opera attraverso la "sprovincializzazione" di questo museo, che fa parte del Sistema museale pistoiese (Simup) ed è già stato riconosciuto di rilevanza regionale, e aprirlo all'esterno, per diffonderne il più possibile la conoscenza». Da piccolo museo di paese, semisconosciuto anche alla popolazione locale, a centro espositivo di livello.
Il sito internet, realizzato grazie al prezioso contributo di Brooks Walker, fotografo professionista che vanta collaborazioni prestigiose come quella con il Metropolitan Museum di New York, il National Geographic e l'editore Franco Maria Ricci, mira a rendere il patrimonio di cui dispone il museo accessibile a chiunque grazie a un'interfaccia semplice, contenuti facilmente rintracciabili, fotografie delle opere e un linguaggio chiaro e diretto. Il sito, presentato al pubblico venerdì scorso, è l'ultimo step, in ordine cronologico, di un lavoro di valorizzazione del patrimonio artistico di cui la Gipsoteca è ricchissima e che si somma a tante altre azioni virtuose che vanno dalla trasformazione della sala adiacente all'ingresso in uno spazio espositivo dedicato alle mostre temporanee (l'intervento ha previsto l'installazione di pannellature in multistrato e nuove vetrine, creando un ambiente più funzionale e accogliente per valorizzare le opere in esposizione); all'acquisto di due bassorilievi grazie al contributo della fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia; e ancora all'acquisto di nuovi volumi, tra cui Dostoevskij e Victor Hugo che testimoniano l'impegno artistico di Libero Andreotti anche come illustratore. Per queste attività, la Gipsoteca ha beneficiato dei finanziamenti assegnati nel 2024 dalla Regione Toscana, per un importo complessivo di poco più di 11 mila euro.
«E poi ancora le mostre, dietro ognuna delle quali c'è un poderoso lavoro di ricerca grazie all'apporto del comitato scientifico - ricorda Massi -, i convegni e le conferenze sulla figura di Libero Andreotti, gli incontri del venerdì che invitano a scoprire le collezioni artistiche e culturali della città, l'attività con le scuole, la preziosa collaborazione dell'associazione Amici dei musei e la consulenza di Claudio Pizzorusso, professore ordinario di Storia dell'arte contemporanea e tra i massimi esperti italiani sulla figura di Libero Andreotti».
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