Il Museo Libero Andreotti appartiene ai Musei della Città di Pescia.
È riconosciuta come museo di rilevanza regionale dalla Regione Toscana.
Fa parte del Sistema Museale Pistoiese SIMUP.
Orari
Martedì e Giovedì
10-12:30, 15-17:30
Sabato e Domenica
15:30-18:30
2025
Giovedì 1° maggio
15:30-18:30
Biglietto
Gipsoteca + Museo Civico
Intero € 5
Ridotto € 3
Minori di 25 anni, maggiori di 65 anni e gruppi di almeno 10 persone
Gratuito
minori di 18 anni, persone con disabilità e accompagnatore, insegnanti, guide turistiche e interpreti turistici, studiosi, docenti e studenti universitari, giornalisti iscritti all’Albo, membri dell’ICOM
Dov'è il Museo Libero Andreotti?
In centro, a pochi passi da Piazza Mazzini
presso la chiesa di Santo Stefano:
Piazza del Palagio 7, 51017 Pescia (PT) ItaliaMa dov'è Pescia in Toscana?
Pescia Musei
Nel cuore della città antica, due musei si raccontano da piazze opposte. Da un lato, in piazza del Palagio, il Museo Gipsoteca Libero Andreotti; dall’altro, in piazza Santo Stefano, il Museo Palazzo Galeotti.
Il Museo Libero Andreotti, inaugurato nel 1992 all’interno del medievale Palazzo del Podestà, nasce dalla donazione dei figli dello scultore. Custodisce oltre 200 opere in gesso e un archivio con più di 5.600 documenti, testimonianza della cultura artistica del primo Novecento.
Il Museo Palazzo Galeotti, fondato alla fine dell’Ottocento, ha riaperto il suo piano nobile dopo un lungo restauro. Oggi accoglie opere provenienti dagli Uffizi e opere che narrano la storia e l’arte del territorio.
Due musei, un solo viaggio: un patrimonio da scoprire!
Il Museo Gipsoteca Libero Andreotti, a Pescia in Toscana, riunisce opere dello scultore italiano attivo nel primo trentennio del XX secolo.
La collezione contiene sculture, disegni, archivi storici, ed è accolta nel medievale Palazzo del Podestà.
La Gipsoteca Libero Andreotti è situata all’interno del Palagio, uno degli edifici della città più ricchi di storia, il cui nucleo originario risale almeno al XIII secolo. La struttura costituì per lungo tempo la sede del Podestà, la principale carica civile di Pescia: fino all’anno 1424, infatti, questo magistrato ebbe la sua personale dimora al piano superiore dell’edificio, mentre la loggia al pianterreno fu utilizzata per le riunioni degli abitanti.
A causa della crescente importanza commerciale di Pescia, sappiamo che, nel 1597, proprio in questo spazio, fu aperto, per concessione del Granduca, il Monte di Pietà fiorentino, un importante istituto di credito toscano, mentre al primo piano, nello stesso periodo, si trovava già una scuola pubblica. Tuttavia, già nel 1625, a causa di gravi ammanchi nella contabilità, si decretò la soppressione dell’ente bancario. Nel 1643, durante la Guerra dei Barberini, Pescia chiese di poter soccorrere la vicina città di Pistoia e, per far fronte agli assedianti, ottenne dal Granduca un gran numero di armi, che gli abitanti depositarono negli ambienti del Palagio, trasformando il piano inferiore dell’edificio in un’armeria. Nel 1667, l’Accademia dei Cheti ottenne di poter realizzare un piccolo teatro nei piani superiori del Palagio, e, nel far ciò, promosse importanti modifiche strutturali dell’edificio. Il teatro dei Cheti fu inaugurato nel 1669 e sopravvisse fino al 1782, quando fu chiusa e smantellata.
Dopo aver ospitato, negli anni della Grande Guerra, un ospedale militare di fortuna della Croce Rossa, nel 1922 l’edificio fu acquistato dal pesciatino Niccolò Michelotti, per accogliere al suo interno la nuova falegnameria di famiglia, la cui attività, tuttavia, cessò già nel 1938. Il Palagio fu allora venduto dal suo proprietario alla Banca di Pescia, la quale, a sua volta, lo rivendette al Comune. Agli anni ’70 risale l’ultimo restauro della struttura, promosso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Firenze e dal Comune di Pescia, il quale, nel 1992, vi ha inaugurato l’attuale gipsoteca, intitolata a Libero Andreotti.
Direzione
Consulenza
Comitato scientifico
Elvira Altiero
Libero Andreotti jr
Jennifer Celani
Emanuele Pellegrini (coordinatore)
Marco Pellegrini
Claudio Pizzorusso
Ettore Spalletti
Francesco Tanganelli
Eugenia Valacchi
Arianna Vernillo
Comunicazione visiva
Brooks Walker
Assessore alla cultura
Alina Coraci
Dirigente
Anna Maria Petri
Ufficio cultura
Luigi Del Tredici
Patrizia Meloni
Carta dei Servizi e dei Diritti degli utenti dei Musei Civici di Pescia
Approvata con delibera del Consiglio Comunale n. 15 del 11/02/2021 in attuazione dell’art. 25 del Regolamento dei Musei di Pescia.
Che cos'è la Carta
La Carta dei servizi, costituisce lo strumento attraverso cui i Musei di Pescia comunicano con gli utenti e si confronta con loro.
La Carta si ispira alla definizione di museo enunciata dall’ICOM (International Council of Museums): il museo è “istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto”; e a quella enunciata nel Nuovo Codice dei Beni Culturali (art. 101, comma 2): il museo e “una struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio. Ogni museo affianca al dovere della conservazione la missione di rendere possibile la fruizione dei beni culturali lì conservati da parte del pubblico a scopo educativo, ricreativo, di pubblico godimento”.
La Carta individua i servizi che i Musei s’impegnano a erogare sulla base delle norme vigenti, del Regolamento dei Musei e nel rispetto delle esigenze e delle aspettative degli utenti, la cui soddisfazione costituisce un obiettivo primario per i Musei.
L'aggiornamento della Carta dei servizi, previa approvazione della Giunta Comunale, è previsto con cadenza quinquennale e in caso di modificazione della normativa sugli standard dei servizi museali, di nuove esigenze di servizio o per accogliere suggerimenti e osservazioni degli utenti.
La carta è resa pubblica attraverso il sito del Comune e dei Musei e, in forma cartacea, è messa a disposizione, presso i Musei, a chiunque ne chiederà copia.
I
I Musei Civici di Pescia
I Musei di Pescia sono costituiti da due unità museali: il Museo Civico di Pescia, con sede in Piazza Santo Stefano, 1 e la Gipsoteca “Libero Andreotti”, con sede in Piazza del Palagio, 7.
Il Museo Civico, aperto alla fine dell'Ottocento dal ministro Ferdinando Martini, consta di svariate raccolte (dipinti, sculture, disegni, stampe, oggetti d'arte, documenti e memorie del luogo) provenienti dal territorio comunale, depositi dello Stato (in primis, gli Uffizi), donazioni di benemeriti cittadini. Nella sua ultima configurazione pubblica, il settecentesco palazzo Galeotti ha ospitato le raccolte d’arte comunali intitolate a Carlo Magnani, con dipinti di scuola toscana dal ’300 al ’500 (tra cui un trittico di Lorenzo Monaco e un’Annunciazione di Maria di Neri di Bicci), sculture e arazzi. Oltre a questo si segnalano le opere pittoriche più antiche (Lorenzo Monaco, Neri di Bicci, Agostino del Ceraiolo) e la sala dedicata al pittore risorgimentale pesciatino Luigi Norfini.
La Gipsoteca “Libero Andreotti” è stata inaugurata nel 1992, all’interno dell’antico Palazzo del Podestà – o “Palagio” – grazie alla donazione effettuata dagli eredi dello scultore pesciatino Libero Andreotti, ancora oggi considerato dalla critica uno dei maggiori artisti italiani del primo Novecento. La collezione, comprendente circa 230 gessi, si costituisce come un unicum nel panorama dei musei artistici del territorio, in quanto, attraverso le bozze in gesso, permette al visitatore di apprezzare e comprendere tutto il percorso evolutivo dell’artista (le cui opere originali, colate in bronzo o scolpite nel marmo, sono infatti perlopiù sparse in collezioni private, italiane ed estere). Sempre all’interno del museo, si conserva anche l’Archivio Andreotti, consistente in una cospicua mole di lettere e fotografie d’epoca, legate alla vita dello scultore, alla sua famiglia e ai suoi collaboratori e committenti.
II
I principi fondamentali
La Carta dei servizi si ispira ai seguenti principi:
Uguaglianza
I Musei erogano i propri servizi senza distinzione alcuna di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica e l’accesso ad essi è garantito a tutti i cittadini senza limitazioni di sorta. I Musei si adoperano per garantire l’accesso anche agli utenti diversamente abili attraverso la presenza di strutture adeguate.
Imparzialità
I Musei ispirano il proprio comportamento a principi di obiettività, giustizia e imparzialità. Gli utenti possono contare sulla competenza e la disponibilità del personale nel soddisfacimento delle proprie esigenze, aspettative e richieste.
Continuità
I servizi sono erogati con continuità e regolarità, con le modalità e negli orari stabiliti. Eventuali interruzioni dei servizi sono tempestivamente comunicate adottando tutte le misure necessarie a ridurre il disagio degli utenti.
Partecipazione
I Musei promuovono la partecipazione degli utenti, singoli o associati, al fine di favorire la loro collaborazione al miglioramento della qualità dei servizi, individuando i modi e forme attraverso cui essi possono esprimere e comunicare suggerimenti, osservazioni, richieste e reclami.
Sicurezza e riservatezza
I Musei garantiscono la conformità dei servizi erogati alla normativa vigente in materia di sicurezza e nel pieno rispetto delle disposizioni di legge per la tutela della privacy.
Qualità dei servizi
I Musei perseguono l'obiettivo del continuo miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del servizio, adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali a raggiungere questo scopo.
Disponibilità e chiarezza
Il personale incaricato ispira il suo comportamento nei confronti del pubblico a presupposti di gentilezza, cortesia e collaborazione e al principio della semplificazione delle procedure amministrative.
Gli operatori s’impegnano a erogare i servizi in modo chiaro e comprensibile, utilizzando un linguaggio facile e accessibile a tutti gli utenti. Il personale è tenuto a qualificarsi con il proprio nome nei rapporti con gli utenti, anche nel caso di comunicazioni telefoniche ed epistolari (ordinarie ed elettroniche).
III
Gli obiettivi e i servizi offerti dai Musei
I Musei, nel quadro dei principi sopra indicati, e sempre in connessione con il territorio, perseguono i seguenti obiettivi e garantiscono i seguenti servizi:
La conservazione e la valorizzazione del patrimonio
Conservano, proteggono, curano gli inventari, archiviano il proprio patrimonio, e lo valorizzano nelle forme consentite nell’ordinamento.
L’accesso al patrimonio
Garantiscono al pubblico l’accesso alle collezione d’arte e di interesse storico del Comune di Pescia attraverso il proprio personale, interno o incaricato, negli orari stabiliti e con le regole stabilite, anche per quanto concerne l’eventuale pagamento del biglietto di ingresso.
La promozione di studi e ricerche
Promuovono studi e ricerche sui temi a qualsiasi titolo connessi con il patrimonio museale e con la storia della città e del territorio, anche con il concorso delle università e di altri soggetti pubblici e privati.
La didattica
Realizzano, anche per il tramite di affidamenti esterni,iniziative rivolte in particolare modo al mondo della scuola, atte ad avviare i giovani alla comprensione e alla conoscenza delle espressioni artistiche e della storia e della cultura di Pescia.
La divulgazione e il collegamento con il territorio
Svolgono opera di informazione e di divulgazione attraverso esposizioni, iniziative editoriali, incontri, convegni, seminari, conferenze, dibattiti, produzione di eventi, realizzazione di prodotti multimediali.
I servizi accessori
Prevedono, ove ve ne siano le possibilità e fatta salva la necessaria integrazione armonica con le funzioni primarie di conservazione e di educazione, punti di vendita di oggettistica museale, pubblicazioni non prodotte dai Musei, organizzazione di visite guidate e servizi di caffetteria, anche tramite accordi con terzi, definiti dal Comune di Pescia.
La valutazione della qualità dei servizi resi
Garantiscono, anche considerando gli eventuali reclami ricevuti, la conformità agli standard, il grado di soddisfazione dell'utenza e la possibilità di ulteriori miglioramenti. A tale fine, svolgono, anche con il coinvolgimento degli utenti, periodiche verifiche sulla qualità e l'efficacia complessiva dei servizi prestati, valutando altresì il tasso di gradimento delle proposte, il grado di soddisfazione delle aspettative dell'utenza, i dati quantitativi sull'utilizzo delle strutture.
IV
I diritti degli utenti
Chiunque può accedere ai Musei e usufruire dei suoi servizi secondo le modalità previste dal regolamento e riprese in questa Carta.
Gli utenti hanno, tra l’altro, diritto a:
ricevere una chiara ed efficace informazione sulle offerte dai Musei e sulle modalità di accesso ai servizi e alle iniziative;
comunicare con i Musei attraverso tutti i mezzi messi a disposizione a questo scopo;
trovareagevolmente,all’internodeiMusei,unpuntoinformazionieraggiungere questi per telefono, fax, posta elettronica;
presentare proposte o reclami, in relazione ai servizi museali, in forma orale o scritta, anche via fax o posta elettronica.
V
I doveri degli utenti
Gli utenti dei Musei sono tenuti a osservare le norme di buona educazione e di corretto comportamento nei confronti degli altri utenti e del personale del Museo. Ogni comportamento I comportamenti in contrasto con tali regole e con i divieti indicati
all’ingresso e con le indicazioni fornite dal personale possono essere anche motivo di allontanamento dalla struttura museale.
Nei Musei è sempre vietato:
introdurre animali, ad eccezione di quelli utili per accompagnare le persone disabili, e qualunque oggetto che per le sue caratteristiche possa rappresentare un rischio per la sicurezza delle persone, dell’edificio, delle strutture;
effettuare riprese fotografiche e audiovisive non autorizzate o in deroga con le norme esposte alla biglietteria;
fumareintuttiilocalidelMuseo;
usare il cellulare all’interno degli spazi espositivi;
consumare cibi e bevande negli spazi espositivi.
Regolamento del Museo Libero Andreotti e Museo Civico di Pescia
(approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del 11/02/2021)
S O M M A R I O
TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1 - Denominazioni e sedi
Art. 2 - Patrimonio
Art. 3 - Finalità
Art. 4 - Funzioni
TITOLO II ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
Art. 5 - Assetto giuridico, finanziario e contabile
Art. 6 - Personale
Art. 7 - Responsabile Scientifico
Art. 8 - Comitato Scientifico
Art. 9 - Servizi di accoglienza, biglietteria e sorveglianza
Art. 10 - Servizi educativi
Art. 11 - Rapporti di collaborazione
TITOLO III PATRIMONIO
Art. 12 - Patrimonio
Art. 13 - Sicurezza
Art. 14 - Inalienabilità delle raccolte
Art. 15 - Gestione e cura delle raccolte
Art. 16 - Tutela e conservazione
Art. 17 - Restauro
Art. 18 - Inventariazione, catalogazione, studio e ricerca
Art. 19 - Incremento delle raccolte
Art. 20 - Esposizione permanente
Art. 21 - Depositi museali
Art. 22 - Prestiti
Art. 23 - Deposito di opere presso altre sedi
Art. 24 - Deposito di opere di terzi presso i Musei
TITOLO IV SERVIZI AL PUBBLICO
Art. 25 - Servizi al pubblico
Art. 26 - Servizi accessori
Art. 27 - Comunicazione e promozione
TITOLO V DISPOSIZIONI FINALI
Art. 28 - Tutela della salute, della sicurezza e della privacy
Art. 29 - Sistemi museali
Art. 30 - Norme finali
APPENDICI:
A Il Museo Civico di Pescia
B La Gipsoteca Libero Andreotti di Pescia
C Riferimenti normativi
TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1 - Denominazioni e sedi
I Musei di Pescia (di seguito “Musei”), che non hanno personalità giuridica propria, ma costituiscono un'articolazione organizzativa del Comune di Pescia, sono costituiti da due unità museali, di proprietà del Comune di Pescia, e sono denominati rispettivamente Museo Civico di Pescia, con sede in Piazza Santo Stefano, 1 (Appendice A) e Gipsoteca “Libero Andreotti”, con sede in Piazza del Palagio, 7 (Appendice B).
Il presente Regolamento disciplina le modalità con le quali i Musei attuano le proprie finalità e
funzioni.
Art. 2 - Patrimonio
Il patrimonio dei Musei è costituito dall’insieme dei beni culturali immobili e mobili, di varia natura e tipologia, pervenuti a diverso titolo al Comune di Pescia, che ne detiene la proprietà.
Il patrimonio culturale, reso disponibile al pubblico, può essere incrementato mediante acquisti,
donazioni, lasciti, depositi, comodati, usucapione, assegnazioni a seguito di azione giudiziaria, scambi e permute con altri musei, attraverso apposite regole e procedure. L’incremento delle raccolte è valutato di volta in volta dal direttore, tramite l’ausilio del comitato scientifico, il quale formulerà apposita proposta, in cui saranno analizzati in primo luogo gli aspetti di congruità con i contenuti dei Musei e di opportunità, anche avvalendosi di consulenze scientifiche esterne.
Le donazioni, gli acquisti, i lasciti, i comodati e l’usucapione devono essere approvate dalla Giunta
Comunale con apposita deliberazione alla quale deve essere allegato l’elenco dei materiali oggetto di donazione nonché il preventivo e opportuno parere della Soprintendenza competente.
Il patrimonio dei Musei è documentato dagli inventari eseguiti nel corso del tempo.
Art. 3 – Finalità
I Musei (Appendice C) sono istituzioni pubbliche permanenti, alle quali è assegnato il compito
primario della conservazione, dello studio e della valorizzazione del patrimonio ad essi affidato.
I Musei sono destinati alla pubblica fruizione ai fini della ricerca, dell’educazione e della conoscenza, e non hanno finalità di lucro.
I Musei contribuiscono, con le azioni che programmano e sviluppano, alla salvaguardia del patrimonio museale e in particolare alla memoria storica della città e della comunità di Pescia, allo sviluppo degli studi e delle ricerche ad esso connesso e sono attivi nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio dei beni culturali e del paesaggio presenti sul territorio comunale.
I Musei espletano un servizio pubblico che, in quanto tale, svolge tutte le attività utili alla più ampia diffusione delle conoscenze acquisite, con particolare riguardo ai temi specifici espressi dalle proprie collezioni.
I Musei riconoscono nella comunità locale il primo riferimento e, nell’ambito della propria attività, là dove possibile, incentivano la più ampia partecipazione dei cittadini, senza discriminazione alcuna.
I Musei hanno il compito, compatibilmente con le risorse di cui dispongono, di provvedere
all'incremento del proprio patrimonio, nel pieno rispetto delle proprie finalità, della propria storia, delle proprie collezioni.
I Musei operano nell’ambito dei principi stabiliti dallo Statuto del Comune di Pescia, in attuazione
delle finalità ivi indicate, relativamente alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del
patrimonio culturale, storico e artistico, e nel rispetto della legislazione nazionale e regionale in
materia.
Art. 4 - Funzioni
I Musei, nello svolgimento dei propri compiti, assicurano la conservazione, l'ordinamento, l'esposizione, lo studio, la conoscenza, la fruizione pubblica e la promozione delle collezioni d'arte e di interesse storico e artistico del Comune di Pescia.
In particolare i Musei svolgono le seguenti principali funzioni:
• conservare, proteggere, inventariare, catalogare il patrimonio dei beni immobili e mobili avuto
in affidamento;
• assicurare, sulla base di apposite convenzioni, la custodia e l’eventuale esposizione di beni
culturali avuti in deposito da altri enti e da privati;
• ordinare le raccolte per renderle idonee ad una utile fruizione pubblica;
• arricchire le raccolte attraverso acquisizioni, scambi permanenti e temporanei, donazioni,
lasciti;
• promuovere studi e ricerche sui temi a qualsiasi titolo connessi con il patrimonio museale e con
la storia della città e del territorio, anche con il concorso delle università e di altri soggetti pubblici e privati;
• diffondere, con i mezzi e le risorse disponibili, gli esiti delle ricerche e degli studi, direttamente
o non direttamente promossi, aventi ad oggetto il patrimonio museale e la storia della città e del
territorio;
• svolgere opera di informazione e di divulgazione attraverso esposizioni, iniziative editoriali,
incontri, convegni, seminari, conferenze, dibattiti, produzione di eventi, realizzazione di prodotti multimediali;
• realizzare iniziative rivolte in particolare modo al mondo della scuola, atte ad avviare alla comprensione e alla conoscenza delle espressioni artistiche e della storia e della cultura di Pescia e del suo territorio;
• predisporre e realizzare iniziative, eventi, prodotti di carattere educativo e formativo;
• assicurare al pubblico idonei servizi informativi, educativi, didattici e di accoglienza;
• collaborare con musei, enti, istituti e associazioni culturali e di ricerca, pubblici e privati, italiani e stranieri.
TITOLO II - ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
Art. 5 - Assetto giuridico, finanziario e contabile
I Musei, a norma dell'art. 101 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, sono un istituto di cultura la cui gestione in economia, in base all'art. 112 del D.Lgs. 267/2000, afferisce al Servizio Cultura del Comune di Pescia, e, in particolare ad una unità operativa, dotata dei requisiti previsti dalla vigente normativa, che opera in conformità ai programmi e agli indirizzi stabiliti dagli organi di governo dell’Amministrazione Comunale.
Le attività culturali, scientifiche e amministrative dei Musei si svolgono nel rispetto delle decisioni
espresse dagli organismi competenti dell’Amministrazione comunale attraverso i programmi annuali e pluriennali approvati secondo la normativa vigente.
Il Comune di Pescia, nei limiti delle disponibilità di bilancio, assicura con continuità ai Musei le risorse umane, finanziarie e strumentali adeguate al perseguimento delle finalità, allo svolgimento delle funzioni e alla erogazione dei servizi previsti dal presente Regolamento.
Le entrate dei Musei sono costituite dalle risorse ad esso destinate nei capitoli del bilancio comunale.
Al sostegno delle attività dei Musei possono concorrere soggetti pubblici e privati, tramite contributi, erogazioni liberali, donazioni, lasciti, legati e sponsorizzazioni, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
E’ possibile l’attivazione di servizi accessori alla visita, (bookshop, visite guidate etc.) al fine di
migliorare la permanenza del pubblico ai Musei. Tali servizi dovranno tener conto di prerogative
particolari, stabilite dalla direzione dei Musei, in base alla qualità delle collezioni. Le modalità
dell’eventuale concessione a terzi di tali servizi, relativamente agli aspetti economici e finanziari, sono stabilite dal Comune con appositi atti e nel rispetto delle normative vigenti.
I proventi eventualmente derivanti dai titoli di ingresso ai Musei e dai servizi accessori verranno
riscossi direttamente dal Comune di Pescia o dall’eventuale soggetto gestore, che renderà conto al
Comune di Pescia ai sensi di quanto stabilito con apposita convenzione.
Le modalità di acquisizione delle risorse e di effettuazione delle spese sono stabilite nell'ambito degli atti regolamentari e organizzativi del Comune di Pescia.
Art. 6 - Personale
Ai Musei è garantita una dotazione costante di personale qualificato e quantitativamente adeguato ad assicurare le funzioni di direzione, conservazione e cura del patrimonio, organizzazione e gestione dei servizi tecnici e amministrativi, dei servizi per il pubblico, dei servizi educativi e didattici, della sorveglianza, della custodia e dell’accoglienza.
I profili professionali, i requisiti di accesso e le modalità di selezione del personale dei Musei si
conformano ai criteri previsti dall’ICOM (Carta delle professioni museali) e dagli “standard museali”, alle norme di legge, ai contratti nazionali del comparto regioni e autonomie locali e decentrati, nonché alla disciplina regolamentare del Comune di Pescia.
Il Comune di Pescia, per garantire tale dotazione, provvede con personale ricompreso nella pianta
organica dell'Amministrazione, di cui cura anche la formazione e l’aggiornamento.
Nel rispetto della normativa vigente e per il conseguimento dei propri fini, il museo può avvalersi di personale non di ruolo e può rendere operative convenzioni con Università̀ e altri enti di ricerca,
soggetti pubblici e privati, comprese le associazioni di volontariato ed enti di servizio civile tramite
apposita convenzione e/o contratto di servizi nonché́ con organizzazioni di volontariato.
In relazione a quanto prescritto dal D.M. n. 113 del 21/02/2018 – Adozione dei Livelli minimi Uniformi di Qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema Museale Nazionale - la struttura organizzativa dei Musei prevede che siano assicurati i ruoli, anche cumulativi, con le funzioni relative alla direzione, all’amministrazione e alla gestione tecnico-organizzativa e contabile.
Per il miglior svolgimento dei propri compiti e per garantire un adeguato funzionamento dei Musei, il personale è tenuto a un costante aggiornamento della sua preparazione.
Art. 7 – Responsabile Scientifico
Compiti del Responsabile Scientifico.
Il Responsabile Scientifico, nel rispetto delle funzioni di indirizzo e controllo del Comune di Pescia, è responsabile della conduzione complessiva dei Musei, e garante della loro attività nei confronti del Comune di Pescia e degli organismi di tutela.
In particolare, assolve i seguenti compiti:
a) conservazione e cura del patrimonio museale;
b) elaborazione e cura dei programmi, annuali e pluriennali, relativi alle attività scientifiche e culturali;
c) cura dei servizi museali;
d) cura dei rapporti con enti e soggetti, italiani e stranieri, pubblici e privati;
e) costituzione, tenuta e aggiornamento degli inventari e dei cataloghi del patrimonio a qualsiasi titolo detenuto dai Musei;
f) cura la comunicazione e la promozione dei Musei;
g) cura il monitoraggio e valutazione dei servizi, con particolare riferimento ai dati sulle presenze dei visitatori;
h) predispone la Carte dei Servizi, la quale è poi approvata dall’Amministrazione comunale;
i) si occupa delle convocazioni e delle verbalizzazioni delle sedute del Comitato Scientifico.
Il Responsabile Scientifico può proporre acquisti, vendite, permute e depositi e può esprimere pareri su quelli che fossero proposti, nel rispetto della normativa vigente.
E’ responsabile del buon andamento del servizio e della osservanza del Regolamento ed esercita le
proprie funzioni nel rispetto delle competenze attribuite dalla normativa.
Requisiti e competenze del Responsabile Scientifico.
Il Responsabile Scientifico dei Musei è individuato da una commissione, nominata dalla Giunta
Comunale, composta da n. 3 esperti nei settori della museologia, gestione del patrimonio culturale,
economia e diritto del patrimonio culturale, tra competenti in possesso dei requisiti di specifica
professionalità, comprovati da idoneo curriculum vitae e da pubblicazioni scientifiche. Il Responsabile Scientifico assume il ruolo con apposito provvedimento della Giunta Comunale, che contestualmente ne stabilisce il compenso.
Il Responsabile Scientifico resta in carica tre anni ed è rinnovabile per un ulteriore mandato.
Art. 8 - Comitato scientifico
Il Comune di Pescia istituisce il Comitato Scientifico dei Musei, composto da sei membri, individuati tra docenti e/o ricercatori universitari, funzionari di Soprintendenza, professionisti del settore. Il Comitato Scientifico, nella prima seduta utile, nomina il proprio coordinatore, il quale svolge la funzione di referente per il Responsabile Scientifico e per l’Amministrazione Comunale e svolge la funzione di rappresentanza dei Musei in ambito accademico e scientifico. Il Comitato Scientifico è nominato con apposito atto della Giunta Comunale, la quale potrà stabilire un compenso per i membri.
I membri del Comitato scientifico restano in carica per cinque anni e il loro incarico può essere
rinnovato.
Il Comitato può avvalersi, qualora lo ritenga necessario, di ulteriori esperti funzionali allo svolgimento delle attività, che saranno individuati dal Comitato medesimo e proposti all’Amministrazione Comunale. Tali esperti saranno nominati con apposito atto della Giunta Comunale, la quale potrà stabilire un compenso per questi ultimi.
Al Comitato scientifico sono attribuite funzioni esclusivamente consultive in ambito scientifico, di
seguito meglio specificate:
• individuare, nell’ambito delle indicazioni dell’Amministrazione Comunale, gli indirizzi generali
dell’attività dei musei;
• predisporre proposte annuali e pluriennali relative alla detta attività, dettagliando di esse obiettivi e costi;
• formulare proposte riguardanti l’ordinamento e l’allestimento dei beni;
• formulare proposte in ordine alla stipula di accordi e/o convenzioni con altre realtà museali;
• evidenziare le priorità relative al piano di restauro dei beni posseduti dai musei in ottemperanza
alle norme dettate dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e dalle normative regionali vigenti;
• formulare proposte per l’individuazione di canali di finanziamento delle attività dei musei;
• esprimere un parere tecnico, comunque non vincolante, riguardo all’accettazione di donazioni o
legati e al deposito di opere e oggetti, nonché al prestito per eventi;
• pronunciarsi su quanto costituisce atto di rilievo nella vita del Museo.
Alle riunioni del Comitato scientifico partecipano di diritto l’assessore alla Cultura del Comune di
Pescia, il dirigente del Settore Cultura, un componente dell’Ufficio Tecnico e un componente
dell’Ufficio Cultura. Partecipa altresì il Responsabile Scientifico dei Musei, che del Comitato cura, su impulso del coordinatore di esso, le convocazioni e le verbalizzazioni delle sedute. Alle riunioni
possono altresì partecipare, con l’accordo del coordinatore, altri soggetti, rappresentanti di istituzioni pubbliche o private, nell’ottica di incentivare il dialogo tra il Museo e il territorio.
Art. 9 - Servizi di accoglienza, biglietteria e sorveglianza
Il Comune di Pescia, anche per il tramite di affidamenti esterni, nel rispetto della vigente normativa, garantisce efficienti servizi di sorveglianza e custodia degli ambienti espositivi, di vigilanza dei beni mobili e immobili, di cura delle aree museali destinate al pubblico, di accoglienza dei visitatori, di prima informazione al pubblico e vendita dei biglietti e dei materiali informativi e promozionali dei Musei.
Art. 10 - Servizi educativi
Il Comune di Pescia, anche per il tramite di affidamenti esterni, garantisce un efficiente servizio di
attività didattiche e di valorizzazione del patrimonio, rivolte alle diverse fasce di utenza, con l'obiettivo di avvicinare il pubblico alla conoscenza del patrimonio culturale del museo, e pertanto di configurare i Musei come veri e propri laboratori educativi e formativi nei confronti della comunità. A tale fine, il Comune di Pescia, per il tramite dei Musei, favorisce e incentiva lo studio e la ricerca scientifica sul patrimonio culturale del museo.
Art. 11 – Rapporti di collaborazione
Nell’ambito delle proprie competenze, i Musei, in osservanza della normativa statale e regionale in
tema di tutela e di valorizzazione dei beni culturali, stabiliscono rapporti di collaborazione utili al
conseguimento dei reciproci fini istituzionali con gli organi dello Stato e della Regione, con le
Università, le Istituzioni e i centri di ricerca e altri soggetti od organizzazioni pubblici o privati, con
una particolare attenzione a quelli presenti e/o operanti sul territorio.
I Musei coordinano le collaborazioni di studenti delle scuole secondarie di secondo grado e di studenti universitari che lo richiedano a scopo di tirocinio o di stage, nonché di personale in servizio civile volontario, senza alcuna retribuzione, previa convenzione che ne definisca le modalità di collaborazione.
I Musei instaurano una continuativa collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio e, attraverso canali di comunicazione adatti, favoriscono l’informazione e la collaborazione con istituti scolastici italiani e stranieri.
I Musei, ai fini della promozione e della fruizione del proprio patrimonio culturale, possono stipulare accordi con le associazioni di volontariato che svolgono attività di salvaguardia e diffusione dei beni culturali e stabilire rapporti di collaborazione con le associazioni che indirizzano, per statuto, la loro attività in favore dei beni culturali.
TITOLO III - PATRIMONIO
Art.12 - Patrimonio
Il patrimonio dei Musei è costituito dall’insieme dei beni culturali immobili e mobili, di varia natura e tipologia, pervenuti a diverso titolo al Comune di Pescia, che ne detiene la proprietà.
Il patrimonio dei Musei è documentato dagli inventari eseguiti nel corso del tempo.
Sono possibili variazioni al patrimonio del Museo, secondo quanto disposto dall’art. 2 del presente
Regolamento e nel rispetto dalla normativa vigente.
Art. 13 - Sicurezza
Il Comune di Pescia opera nella consapevolezza che gli elementi strutturali caratteristici pertinenti ai Musei e agli edifici dove essi sono collocati debbano essere conformi alle disposizioni di legge in
materia di sicurezza e rispondere in maniera adeguata alle funzioni cui sono adibiti, in rapporto alle
esigenze di gestione, di cura delle raccolte e di servizio al pubblico.
Il Comune di Pescia individua un responsabile della sicurezza, i cui compiti sono relativi agli impianti elettrici e ai sistemi anti-intrusione e di sicurezza, ai programmi di prevenzione e protezione, ai piani di evacuazione e di emergenza.
Art. 14 - Inalienabilità delle raccolte
In conformità con la normativa vigenti, il patrimonio dei Musei e i materiali documentari che ne
integrano la conoscenza sono inalienabili.
Possono essere previsti, in deroga a quanto sopra enunciato, casi di permute e scambi fra musei,
motivati da criteri di legittimità e opportunità (tecnico-conservative, di pertinenza storica, ecc.), regolati da appositi atti. Nei casi di permute e scambi tra musei, il Comitato scientifico esprime un parere obbligatorio e non vincolante a favore del Responsabile Scientifico.
Art. 15 - Gestione e cura delle raccolte
Il Comune di Pescia dispone del patrimonio pertinente ai Musei operando in conformità con le regole sancite in ambito nazionale e regionale.
La gestione e la cura delle raccolte si uniformano ai principi, alle norme tecniche, agli orientamenti e ai criteri espressi nell’Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema Museale Nazionale (D.M. n. 113 del 21/02/2018), in attuazione dell'art. 114 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Art. 16 - Tutela e conservazione
Il Comune di Pescia svolge tutte le attività necessarie a garantire la sicurezza e la conservazione dei
beni culturali pertinenti ai Musei, assicurando la massima integrità delle opere in ogni occasione
(esposizione, deposito, movimentazione) e verificando con adeguati controlli e monitoraggi le
condizioni ambientali dei locali espositivi e di deposito.
Art. 17 - Restauro
Il Comune di Pescia si attiene alle disposizioni stabilite dalla normativa vigente in materia in relazione agli interventi conservativi e di restauro del patrimonio di pertinenza.
Art. 18 - Inventariazione, catalogazione, studio e ricerca
I beni mobili pertinenti ai Musei sono registrati in appositi inventari, a fini patrimoniali e di sicurezza.
Il patrimonio di proprietà comunale conservato nei Musei è oggetto di specifiche campagne di
catalogazione, per tipologie di beni, collezioni e provenienze, realizzate in conformità con quanto
stabilito nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, riguardo alle metodologie comuni di raccolta, scambio, accesso ed elaborazione dei dati a livello nazionale e di integrazione in rete delle banche dati dello Stato, delle Regioni e degli altri Enti pubblici territoriali.
I Musei promuovono ricerche e studi, in collaborazione con altri musei e istituzioni culturali, con le
università e con altri soggetti pubblici e privati, sulle raccolte comunali, sulla storia della città e del
territorio, sul collezionismo, sulle discipline di riferimento delle categorie di beni conservati, sulle
teorie e i metodi della museologia, della museografia, della mediazione culturale e didattica.
I risultati acquisiti sono resi accessibili al pubblico nelle forme più opportune, usando tutti gli strumenti e i mezzi disponibili, fatti salvi i diritti morali e economici esistenti e l’eventuale carattere riservato per motivi di sicurezza.
Art. 19 - Incremento delle raccolte
I Musei favoriscono l’incremento delle collezioni, che può avvenire attraverso acquisti, donazioni,
lasciti, depositi, comodati, scambi e permute con altri musei, nel rispetto delle norme vigenti.
Sull’opportunità e le modalità di esposizione del materiale da acquisire il Responsabile Scientifico
esprime parere obbligatorio ma non vincolante.
Art. 20 - Esposizione permanente
L’esposizione permanente delle raccolte, nel rispetto degli standard nazionali e internazionali, risponde a principi museologici e a criteri museografici di cui è responsabile il Responsabile Scientifico, che fonda ogni azione destinata a modifiche, aggiornamenti, ampliamenti, trasferimenti delle collezioni sulla base di uno studio preliminare dell’ordinamento delle opere e di un progetto di allestimento.
La selezione delle opere esposte persegue gli obiettivi di rendere accessibili le raccolte, in senso
quantitativo e qualitativo, e di caratterizzare nei suoi connotati essenziali la storia e la missione dei
Musei, facendone emergere la specifica identità.
Art. 21 - Depositi museali
I depositi custodiscono le opere e gli oggetti di proprietà comunale non esposti al pubblico e
costituiscono la riserva necessaria e indispensabile alla vita dei Musei.
Compatibilmente con la disponibilità di spazio dei locali adibiti all’immagazzinaggio, essi sono
organizzati in modo funzionale e logico, privilegiando le esigenze di conservazione, controllo e
manutenzione da parte del personale addetto.
Nel rispetto degli standard raccomandati dall'Adozione dei Livelli minimi Uniformi di Qualità per i
musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema Museale Nazionale
(D.M. n. 113 del 21/02/2018), i depositi sono consultabili, con le dovute garanzie, previa motivata
richiesta scritta indirizzata al Responsabile Scientifico per motivi di studio e ricerca.
Art. 22 - Prestiti
Per i prestiti di beni ad altri enti o istituti in occasione di mostre temporanee, i Musei si attengono alle disposizioni stabilite dalla normativa vigente in materia e applicano le procedure previste dalle direttive ministeriali che sono attuate in accordo con le articolazioni territoriali competenti.
La richiesta di prestito, indirizzata al Responsabile Scientifico, in forma scritta e firmata da un
responsabile dell'organizzazione richiedente, deve essere adeguatamente motivata e accompagnata dal progetto scientifico dell'iniziativa, dal facility report relativo alla sede espositiva e dalla scheda di prestito per ogni opera richiesta.
La valutazione delle condizioni minime per attivare la procedura di prestito è affidata al Responsabile Scientifico, di concerto con Soprintendenza secondo la vigente normativa. Al Responsabile Scientifico compete anche la predisposizione dei documenti amministrativi interni ed esterni, comprese le richieste di autorizzazione ministeriale.
Le politiche di prestito in uscita delle opere e degli oggetti di proprietà comunale si adeguano a
requisiti generalmente condivisi relativamente alla presenza di un riconosciuto e proporzionato
interesse culturale della manifestazione, alla valutazione degli effetti dell’assenza temporanea di opere o oggetti dal percorso museale, all’idoneità delle condizioni di conservazione e sicurezza durante la movimentazione, il trasporto e l’esposizione, all’affidabilità dell’organizzazione, al criterio di reciprocità fra musei e istituzioni culturali.
Si intendono a carico dell’organizzazione della mostra, in entrambe le fasi di andata e ritorno, tutte le spese relative alla copertura assicurativa alle condizioni e per il valore dichiarato dall'Ente proprietario, all’imballaggio e al trasporto corrispondente agli standard richiesti, all’accompagnamento dell'opera da parte di un incaricato dei Musei o della Soprintendenza territoriale competente, alle eventuali specifiche campagne fotografiche (o riproduzioni fotografiche), agli eventuali interventi di restauro conservativo o manutenzione, ritenuti necessari per la concessione del prestito.
Art. 23 - Deposito di opere presso altre sedi
Gli oggetti e le opere dei Musei potranno essere depositate ed esposte presso altre sedi istituzionali
esclusivamente previa richiesta scritta al Responsabile Scientifico, nella quale siano rese esplicite le garanzie di tutela in ordine a clima, sicurezza e coperture assicurative specifiche per ciascun pezzo depositato.
La concessione del deposito è disposta nel rispetto della normativa vigente in materia e previa
valutazione della idoneità dell’opera richiesta.
La concessione si intende in forma temporanea, sempre revocabile qualora vengano meno le
condizioni di cui sopra o per altre necessità legate all’attività dei Musei.
L’atto di deposito sarà regolato da un’apposita convenzione sottoscritta dal legale rappresentante
dell’Ente e dal depositante.
Di tali opere si tiene accuratamente aggiornata registrazione e periodicamente si provvede ad una
revisione sul posto diretta anche ad accertarne lo stato d’uso.
In ogni caso gli oggetti e le opere esposte nella sede museale permanente sono escluse da qualsiasi
forma di deposito esterno.
Art. 24 - Deposito di opere di terzi presso i Musei
I Musei hanno verso i terzi depositanti di opere gli obblighi e i diritti determinati dal Codice Civile sui depositi volontari.
L’atto di deposito, previa accettazione, per la quale sarà vincolante il parere scritto del Responsabile Scientifico, sarà regolato da un’apposita convenzione fra il legale rappresentante del Comune di Pescia, e il terzo depositante, che ne regolerà i termini anche temporali, che non dovranno essere inferiori ai cinque anni, salvo casi di comprovata, evidente eccezionalità.
TITOLO IV - SERVIZI AL PUBBLICO
Art. 25 - Servizi al pubblico
I Musei garantiscono i "Servizi al pubblico" intesi come l'insieme delle condizioni e delle opportunità offerte al pubblico di accedervi, di poter sviluppare con esso e con le collezioni un rapporto attivo, tale che dall'esperienza sia possibile ricavare un'adeguata soddisfazione a bisogni, desideri, attese, aspirazioni.
I Musei sono tenuti, nel rispetto delle norme vigenti, a garantire l'accesso fisico e culturale a tutte le
categorie di utenti/visitatori, dedicando a questo obiettivo risorse e impegno.
I Musei garantiscono i servizi al pubblico secondo quanto stabilito e definito nella Carta dei Servizi,
che identifica, nell’ambito di quanto previsto dal presente Regolamento, gli specifici servizi erogati,
con l’indicazione degli standard di qualità attesi e delle modalità di tutela dei diritti e dei doveri degli utenti e degli addetti.
La Carta dei Servizi è predisposta dal Responsabile Scientifico ed è adottata con delibera del Consiglio Comunale di Pescia. Essa viene resa pubblica attraverso sistemi di accesso remoto e mediante distribuzione a chiunque ne chieda copia.
La Carta dei Servizi viene periodicamente verificata ed aggiornata.
Art. 26 - Servizi accessori
Fatti salvi i principi che vedono una integrazione armonica con le funzioni primarie di conservazione e di educazione e una compartimentazione degli spazi destinati a ciascuna attività, senza interferenze negative, sono prevedibili, ove ve ne siano le possibilità, punti di vendita di oggettistica museale, pubblicazioni non prodotte dai Musei, organizzazione di visite guidate e servizi di caffetteria.
Gli accordi con eventuali concessionari di tali servizi dovranno tener conto di prerogative particolari, stabilite dal Responsabile Scientifico, in base alla qualità estetica e materiale dei prodotti e degli allestimenti nonché alla forte relazione con le raccolte e con i beni culturali della città.
Le modalità dell’eventuale concessione a terzi di tali servizi, relativamente agli aspetti economici e
finanziari, sono stabilite dall’Amministrazione Comunale con appositi atti, nel rispetto delle normative vigenti.
Art. 27 - Comunicazione e promozione
I Musei adottano le strategie e le misure operative necessarie a fornire un’informazione corretta ed
efficace sulle strutture, sulle collezioni e sulle attività svolte.
I Musei sviluppano altresì, in accordo con le linee di comunicazione e promozione del Comune di
Pescia, linee strategiche e operative di promozione a breve, medio e lungo periodo, anche tramite
accordi con soggetti esterni, pubblici o privati, all’interno della progettazione di campagne
promozionali.
TITOLO V - DISPOSIZIONI FINALI
Art. 28 - Tutela della salute, della sicurezza e della privacy
Le attività dei Musei sono svolte nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia di tutela della
salute e della sicurezza delle persone e delle cose, nonché in materia di tutela della privacy, in
osservanza del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali 2016/679.
Art. 29 - Sistemi museali
Il Comune di Pescia, nello spirito delle finalità indicate dalle vigenti norme statali e regionali, assicura la disponibilità d’integrazione dei Musei con istituti e luoghi di cultura di diversa pertinenza (statale, ecclesiastica, privata) in sistemi museali territoriali o tematici, rispettando linee di indirizzo, norme e standard tecnici definiti in ambito nazionale e regionale, al fine di garantire in maniera coordinata e efficace le attività di gestione, di fruizione e di valorizzazione dei beni.
Art. 30 - Norme finali
Per quanto non previsto esplicitamente dal presente Regolamento si rimanda alle norme di legge che disciplinano la materia in ambito nazionale e regionale.
APPENDICI
a) Il Museo Civico di Pescia
b) La Gipsoteca Libero Andreotti di Pescia
c) Riferimenti normativi
APPENDICE A
Il museo di piazza Santo Stefano, aperto alla fine dell'Ottocento dal ministro Ferdinando Martini,
consta di svariate raccolte (dipinti, sculture, disegni, stampe, oggetti d'arte, documenti e memorie del luogo) provenienti dal territorio comunale, depositi dello Stato (in primis, gli Uffizi), donazioni di benemeriti cittadini. Nella sua ultima configurazione pubblica, il settecentesco palazzo Galeotti ha ospitato le raccolte d’arte comunali intitolate a Carlo Magnani, con dipinti di scuola toscana dal ’300 al ’500 (tra cui un trittico di Lorenzo Monaco e un’Annunciazione di Maria di Neri di Bicci), sculture e arazzi. Oltre a questo si segnalano le opere pittoriche più antiche (Lorenzo Monaco, Neri di Bicci, Agostino del Ceraiolo) e la sala dedicata al pittore risorgimentale pesciatino Luigi Norfini.
APPENDICE B
La Gipsoteca “Libero Andreotti” è stata inaugurata nel 1992, all’interno dell’antico Palazzo del Podestà – o “Palagio” – grazie alla donazione effettuata dagli eredi dello scultore pesciatino Libero Andreotti, ancora oggi considerato dalla critica uno dei maggiori artisti italiani del primo Novecento. La collezione, comprendente circa 230 gessi, si costituisce come un unicum nel panorama dei musei artistici del territorio, in quanto, attraverso le bozze in gesso, permette al visitatore di apprezzare e comprendere tutto il percorso evolutivo dell’artista (le cui opere originali, colate in bronzo o scolpite nel marmo, sono infatti perlopiù sparse in collezioni private, italiane ed estere). Sempre all’interno del museo, si conserva anche l’Archivio Andreotti, consistente in una cospicua mole di lettere e fotografie d’epoca, legate alla vita dello scultore, alla sua famiglia e ai suoi collaboratori e committenti.
APPENDICE C
Riferimenti normativi
•Art. 9 della Costituzione “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
•Art. 118 della Costituzione “Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per
assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”.
•Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, ai sensi
dell'articolo 10 Legge 6 luglio 2002, n. 137 e ss.mm.ii.
•Decreto Ministeriale 21 febbraio 2018, n. 113, “Adozione dei Livelli minimi Uniformi di Qualità per i
musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema Museale Nazionale“; Allegato I “Livelli Uniformi di Qualità per i musei”.
•Legge Regionale 25 febbraio 2010, n. 21 “Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e
attività culturali” e ss.mm.ii.
•Decreto del Presidente della Giunta Regionale 6 giugno 2011, n. 22/R "Regolamento di attuazione
della Legge Regionale 25 febbraio 2010, n. 21" (Testo unico delle disposizioni in materia di beni,
istituti e attività culturali) modificato dal D.P.G.R. 2 luglio 2020, n. 50/R e ss.mm.ii.
Altri testi di riferimento
•Codice Etico ICOM per i Musei, ICOM 1986 e successive revisioni
•Carta nazionale delle professioni museali, ICOM Italia 2005-2006
•Manuale europeo delle Professioni museali, a cura di Angelika Ruge, Presidente ICTOP, Edizione 2008
•Recommendation concerning the Protection and Promotion of Museums and Collections, UNESCO 2015
2016/679, è un regolamento dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy, adottato il 27 aprile 2016, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 4 maggio 2016 ed entrato in vigore il 24 maggio dello stesso anno ed operativo a partire dal 25 maggio 2018.
Catalogo generale dei beni culturali
Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Firenze
Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti, Firenze
Archivio Storico della Biennale, Venezia
Archivio Vittore Grubicy, Mart, Rovereto
Gipsoteca Leonardo Bistolfi, Casale Monferrato
Gipsoteca Troubetzkoy-Museo del paesaggio, Verbania
Galleria d’Arte Moderna, Milano
Museo Vincenzo Vela, Ligornetto